HARI LIBUR

Carlo De Villa, arrogante e cinico industriale del Nord Italia, ha bisogno di una vacanza. Anche sua moglie Sonia, casalinga repressa e sottomessa al marito, desidera fare un viaggio per scappare dall’insoddisfazione delle sue giornate. I loro figli adolescenti accettano di buon grado la proposta: essi sono Gloria (giovane “militante ecologista”, ma amante delle scarpe di coccodrillo, dei vestiti firmati e del McDonald) e Giammarco (assonnato, apatico, di pochissime parole, sempre con walkman in testa e Internet-dipendente). Tutta la famiglia parte quindi per un villaggio turistico dall’altra parte del mondo.

Il viaggio non comincia benissimo: sicuramente i due personaggi che si trovano sull’aereo (una strana Hostess che parla solo in rima e uno Steward veramente imbranato) non sono i presagi di una vacanza “distensiva”… ma il peggio deve ancora venire. Infatti, complice una tempesta ed un blackout, la famiglia De Villa si trova paracadutata “nel nulla” di un’isola sperduta in mezzo all’oceano e abitata da una strana tribù di indigeni che sembrano primitivi, ignoranti e forse addirittura cannibali.

I nostri protagonisti conoscono il capotribù, sua moglie, e una schiera di personaggi singolari: l’indigeno bello e quello vecchio, il ballerino, l’indigena provocante…

Queste persone (che non sono cannibali!) si dimostrano in seguito molto più acculturati della famiglia ospite, e i loro valori differenti portano facilmente in evidenza tutte le contraddizioni della società “civile” dei De Villa.

Il tempo passa, e tra amori che nascono, una vecchia nave abbandonata, trappole, nuove amicizie ed equivoci, la famiglia De Villa comincia ad ambientarsi in quella nuova realtà e ad apprezzarne i pregi.

La conclusione nasconde una vera e propria sorpresa!

DURATA: due tempi di complessivi 100 minuti.

COLLABORAZIONE DEL CORO SPORE:

Il Coro Spore ha origine nel 2009 da una storica amicizia tra alcuni ragazzi bolognesi e non. Uniti dal comune amore per la musica, frutto di precedenti e durature esperienze in campo corale, decidono di dare vita ad un nuovo gruppo vocale a cappella. Guidati da Marco Lucà, si pongono come obiettivo la diffusione della musica corale, dall’antico al moderno, dal popolare al colto, ricercando il giusto stile esecutivo per composizioni di ogni epoca storica e area geografica. Il Coro Spore vuole trasformare la musica in una sorta di seme che, una volta piantato nell’anima degli ascoltatori, possa contagiarli con una sincera passione per la Regina delle Arti.

PERSONAGGI E INTERPRETI:

Carlo De Villa – Francesco Bersani
Giorgia De Villa – Alessia Bertacchini
Sonia De Villa – Chiara Fazio
Giammarco De Villa – Giuliano Cattabriga
Steward/Indigeno Vecchio – Luca Cioni
Hostess/Indigena – Giulia Berlingozzi
Indigeno CuCu – Riccardo Bigazzi
Capotribù Ha-Ha – Riccardo Callisti
Flo, moglie del capotribù – Elena Morara
Indigena PatPat – Laura Chelli
Indigeno TamTam- Andrea Dainesi
Indigeno – Giacomo Dalla
Indigena -Sonia Filoni
Indigena -Lisa Nappi
Indigena – Andrea C. Righi
Flo, moglie del capotribù (sostituzione): Jessica Romagnoli
Indigeno – Gabriele Olteanu
Michela Vitantonio

SCRITTO E DIRETTO DA: Gabriele De Pasquale
CANZONI: Gabriele De Pasquale, Giacomo Dalla (con la preziosa collaborazione di tutta la Cattiva Compagnia)
SCENOGRAFIE: Tommaso Cuppini
COREOGRAFIE: Lisa Nappi, Laura Chelli, Riccardo Bigazzi
COLLABORAZIONE AI CORI: Coro Spore